LA CALURA IN OFFICINA LA FA DA REGINA?

Lo sapevate che la temperatura dell’ambiente incide fisiologicamente sulle prestazioni cognitive?

Il nostro cervello è un organo e, in quanto tale, necessita di energia, come una macchina ha bisogno della sua benzina. Sia che quella svolta sia attività di tipo fisico o mentale, i nostri organi utilizzano sempre la medesima forma d’energia: il glucosio. Utilizziamo il glucosio per svolgere quasi ogni funzione del nostro corpo, dai movimenti più semplici alle funzioni mentali più complesse, quali prendere decisioni, esercitare l’autocontrollo o sopprimere risposte emotive. Questo è però una risorsa limitata nel nostro corpo e, provocandone il caldo un aumento del consumo, le funzioni cognitive ne risultano naturalmente indebolite.
Tra le funzioni per le quali il nostro corpo usa in grandi quantità di glucosio, vi è proprio la regolazione della temperatura. In condizioni di caldo, infatti, produciamo sudore che, evaporando sulla superficie della pelle, abbassa la temperatura corporea interna. A tal fine, il nostro corpo consuma energie sotto forma di glucosio.
Le temperature elevate hanno grandi probabilità di esaurire le nostre risorse ed è plausibile che lo sforzo fisico causato dall’eccesso di calore riduca la capacità cognitiva, influenzando le nostre capacità decisionali. 

Posto il modo in cui la temperatura agisce sulle prestazioni cognitive, occorre specificare che, ciò che incide maggiormente, non è il valore assoluto della temperatura, ma la sua variazione e, ancor più importante, la sua percezione.

La percezione della temperatura all’interno di un edificio può essere variabile in funzione di diversi fattori, ambientali o umani.
Ad esempio, se non c’è movimento d’aria, la percezione della temperatura sarà superiore rispetto al dato reale, così anche in funzione del grado di umidità dell’ambiente. La temperatura percepita varia molto anche in base ai vestiti che si indossano. Se con una leggera maglietta di cotone percepiamo sommariamente la stessa temperatura ambientale, con abiti da lavoro rischiamo di percepire fino a 5 gradi in più. Infine, le mansioni stesse che svolgiamo all’interno dell’azienda possono portare ad una aumento della temperatura percepita, ovviamente in funzione dell’intensità del lavoro e dalla postazione dove viene svolto.

Tuttavia, ci sono piccoli accorgimenti ai quali si può ricorrere per ovviare in maniera sensibile ai negativi effetti del caldo in azienda.

Tra questi, una pratica utile è sfruttare il raffreddamento notturno naturale, ovvero aerare i locali preferibilmente di notte, quando le temperature sono più fresche, tenendoli il più possibile ombreggiati durante il giorno. I ventilatori elicoidali della nostra serie ELC - montati a parete in aspirazione o espulsione - sono la soluzione perfetta per risolvere il problema dell'afa durante i mesi estivi e dello stazionamento di aria calda e inquinata all'interno dei capannoni, senza la necessità di un collegamento con sistemi di condizionamento, spesso non previsti in ambienti industriali e ad un costo estremamente ridotto. Se utilizzati durante la notte, abbassano la temperatura interna di 10/12°C e riducono il grado di umidità, rinfrescando muri e macchinari e creando un piacevole microclima che perdura fino alle prime ore del pomeriggio.
Per un risultato ancor più sensibile, l’azione dei ventilatori elicoidali può essere combinata con quella dei ventilatori assiali portatili per garantire la movimentazione dell’aria all’interno dell’officina anche durante le ore più calde del giorno. I nostri ELP, ventilatori assiali portatili, leggeri e potenti, possono essere utilizzati non solo per movimentare l’aria diminuendo così la percezione della temperatura, ma anche per raffreddare macchinari e pezzi di produzione, oppure per asciugare ambienti produttivi umidi.

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